16/07/09

Valeriano Vinextra & Champagne




Le bollicine …cin cin .. e non solo.

Mi farò dei nemici, lo so, ma quando si parla di bollicine, non me ne volete, ma si dice Champagne. Mi dispiace per lo spumante italiano, e ce ne sono degli ottimi, ma lo champagne è un’altra cosa. Sarà per il territorio, per la latitudine, per il clima, tutte cose sacrosante, ma il gusto, il sapore di un buon champagne, non ha simili. E questo vale sia per gli champagne freschi, che per le cuvèe più impegnative, fino alle grandi riserve. Personalmente io preferisco la freschezza e la vivacità, purchè sostenuta da una struttura idonea, alle grandi riserve o alle bolle troppo impegnative e a volte pesanti. Graditissimi i brut tradition per gli aperitivi , forte bonus per i brut rosè, che accompagnano alla grande gli antipasti e i risotti, vai a tutto pasto,specialmente sui crostacei, con le giovani cuvèe di pinot noir e chardonnay, finale da urlo con i blanc de blanc, raffinati ed eleganti.
In questa magnifica regione a nord della Borgogna, e ad est di Parigi, siamo a circa 150 km dalla capitale, si coltivano da secoli uve chardonnay e pinot noir , con piccole quantità di pinot meunier,dai quali si ottiene il magico nettare dello Champagne. Una miriade di piccoli e grandi produttori, molti di “Pere et Fils”, hanno i vigneti di proprietà intorno alle Maison, altri , i Negociant-Manipulant, acquistano le uve per la produzione o addirittura solo il prodotto imbottigliato per la commercializzazione . Io sono per i produttori di proprietà , anzi per i piccoli produttori, quelli che non superano le 100.000 bott.. Daniel Dumont ha la cantina e i vigneti sulla montagna di Reims, a Rilly la Montagne, in mezzo al bosco. La cantina scende sotto terra di almeno trenta metri, ad ogni piano cataste di bottiglie a fermentare, pronte per il remuage, ovvero la mezza giravolta . Il brut grand riserve, che poi sarebbe il brut base, è grandioso tra una chiacchera e l’altra, con uno stuzzichino tra le mani, il Millesimè, pochi euro di differenza, ti stende sulla poltrona dalla bontà gustativa, oro brillante, fiori di campo al naso, crosta di pane, mandorla al palato, gusto pieno, persistenza ottima e non invasiva, sempre gradevole. La Cuvèe d’Excellence, più pinot noir selezionato, strutturato, complesso, caldo, note minerali.




Brut grand reserv D.Dumont e. 35,00
Brut Millesimè D.Dumont e. 40,00
Cuvèe d’Excellenze D.Dumont e. 55,00


gazie e alla prossima

Valeriano e Vin&xtra vi salutano.

11/07/09

G8 L'Aquila


A me, sa di grande presa per il ..................................................
I terremotati , avrebbero preferito vedere nuove case
che belle telecamere,e politici in cerca di voti,

10/07/09

Sugo al Piccione

Questa mattina i miei fornitori (spacciatori di roba buona)
sono riusciti a portarmi 4 bei Piccioni e delle profumate" Palle" di Tartufo Scorsone.
Le opzioni potevano essere molte:
Piccione ripieno con salsiccia e tartufo
Piccione al tegame con infarinata
Terrina di Piccione al tartufo
Piccione Fritto in pastella con verdure dell'orto

Tutte squisitezze ,ma forse un po più adatte a climi meno afosi
Allora la decisione è ricaduta sul banale"sugo per la pasta".
Per prima cosa ho spiumato e fiammeggiato i Piccioni,
poi naturalmente li ho lavati bene con acqua corrente,ed infine tagliati in 5/6 pezzi.
Ora è il momento di cominciare la cottura.
In una capiente padella di ferro che a me piace molto per questo tipo di preparazioni,ho messo a soffriggere con olio extra vergine
cipolla,aglio,carote,sedano,alloro,salvia e pepe in grani
Dopo pochi attimi aggiungo i Piccioni spezzati.
Faccio rosolare bene,per poi sfumate il tutto con del buon vino bianco
Questa mattina avevo aperta una bottiglia di Vermentino di Bolgheri bella fresca e profumata ,che naturalmente è servita per bagnare i Piccioni, ma non solo................................
Appena il vino è evaporato,ho coperto il tutto con del brodo , lasciando cuocere lentamente
per 30 minuti.
A cottura ultimata ,l'ho fatto raffreddare ,per spolparlo completamente senza bruciarmi.
( ma,con l'aggiunta di olive sarebbe già diventato un umido con i fiocchi)
Con le ossa dei piccioni, ho preparato un brodo utile per allungare il sugo durante la cottura.
Ho tritato al coltello la polpa dei piccioni (pelle compresa)per poi rimetteterla nella padella ,
con un po' del suo brodo ,un cucchiaino di concentrato di pomodoro,sale,pepe,noce moscata qb
lasciando andare per 5 minuti
Fine
Non è una ricetta difficile,e nemmeno economica
A meno che i piccioni non siano dei vostri o vi siano stati regalati,
Ma veramente buona e lo è ancora di più
se affettate sopra un po' di Tartufo