Oggi , leggendo La Repubblica mi sono imbattuto nell' Articolo -inchiesta di Enrico Fraceschini
LA CITTÀ CHE RESISTE AL RE DEI SUPERMARKET
L'articolo è incentrato sulla battaglia commerciale, che da anni una piccola città a sud di Londra
sta combattendo in maniera eroica, contro la Tesco la più grande catena di Supermarket in UK.
Ho letto l'articolo ,e poi ho fatto un giro nel web per cercare notizie.
Be; a grandi linee è quello che le grandi catene alimentari e non ,
fanno in tutto il resto del mondo.
Occupano spazi e quote di mercato,facilmente assimilabili (piccoli commerci)
con l'intenzione di monopolizzare il mercato, locale e extra locale.
Qui da noi a Rosignano questa operazione è stata fatta già da molti anni.
Coop e Conad si spartiscono il mercato locale in maniera chirurgica,e così bene ,da aver ipnotizzato completamente la popolazione.
Il piccolo commercio è quasi completamente sparito.
Le associazioni dei commerciati, non hanno mai preso posizioni in merito,se non per creare degli inutili "centri commerciali naturali",o altre iniziative già morte in partenza.
Nel frattempo i 2 colossi incassano utili ,che poi rinvestono altrove.
Ci sono persone come, Josè Bovè che in Francia lottano contro la diffusione di Mc Donald's,
Oppure Gli amici di Tescopoly.org (citati nell'articolo)in Uk contro Tesco
Mentre da noi c'è Slow Food.
Slow Food ex Arcigola, che da molti porta avanti una grande battaglia a favore delle piccole produzioni,dei cibi dimenticati,i presidi e la biodiversità,ecc ec
Carlo Petrini è il Faro di questa associazione ed è stato inserito nel 2004 da Time Magazine"
tra"Eroi del nostro Tempo", se non ricordo male, unico italiano presente in questa speciale classifica.
Ora :mi domando, perché nei supermercati Coop si vendono prodotti con marchio Slow Food?
Non è una contraddizione?
Non è che qui c'è entrata la politica?
Mi auguro che questa bella creatura,che è " Slow Food"non venga rovinata dai politici,e che si trovino canali diversi per vendere i prodotti dei presidi al di fuori dalla grande distribuzione .
Grande distribuzione ,Che dopo l'effetto moda, tende ad abbandonare , tutto quello che non è grande businness.
E' questo il progresso?
ho letto casualmente questo articolo e trovo che è molto interessante; mi sono iscritta al tuo blog, spero non ti dispiaccia, condivido il tuo punto di vista. Ciao
RispondiEliminaGrazie per esserti iscritta al mio blog.
RispondiEliminaCertamente non mi dispiace condividere con te alcuni dei miei pensieri,anzi, ne sono veramente onorato.
Questo,però tengo a sottolinearlo, non è un articolo,ma solo lo sfogo, o se vuoi, il credo di un umile cuoco.
ciao Ace